Ancora una impresa del podista teramano specialista di ultramaratone
TERAMO – Che differenza c’è tra il Normanno Di Gennaro che correva, correva e arrivava sempre davanti a tutti, con un passo mostruoso che rendeva per lui una ‘passeggiata’ qualsiasi ultramaratona? Soltanto l’età anagrafica, perché i risultati sono gli stessi. Nel maggio del 1988 Normanno scolpì il suo nome e quello del Gruppo Podistico Amatori Teramo nella storia della 16esima edizione della 100 km del Passatore: vinse e stabilì il record della classica ultramaratona dell’Appennino tosco-emiliano: 6 ore, 37 minuti e 10 secondi per correre 101,5 chilometri, abbassando di 3 minuti il record della gara che resisteva da 10 anni, in una competizione dove degli oltre 3mila partecipanti furono appena un terzo i finisher…
Normanno aveva 38 anni. Ieri, a Pesaro, ai Campionati italiani ha vinto la sua categoria, conquistando il titolo nazionale. Oggi ha 71 anni, compiuti il 4 marzo. E come allora, ha fatto una specie di impresa. E’ partito ultimo e da solo in griglia ed è arrivato prima, dopo una gara in rimonta, correndo la prima frazione di run (10 chilometri) in 40’52”, i 40 km in bicicletta in 1h24’25” (e al secondo cambio ha perso tempo perché non si staccava la scarpa) e chiudere i 5 km della seconda frazione di run in 23’22”: il tutto in 2 ore, 31 minuti e 13 secondi, 43 secondi in meno del secondo arrivato.
Che dire? Nulla, solo una standing ovation per un teramano intramontabile, che nelle sua carriera ha corso 8 ultramaratone, vincendo anche la Pistoia-Abetone di 53 km nel 1990 e che in una delle rare interviste ha raccontato: “Allenarmi, anche per ore, non mi costava fatica, mi diverte, mi appaga“.